Festival dell’Eccellenza al Femminile XXI edizione

Una battaglia per il penultimo posto, una lotta per la sopravvivenza di fronte alle spinte di chi viene dopo: Bianca sta perdendo il lavoro che ha fatto per oltre trent’ anni. Non va più bene. Era una punk di provincia, ha studiato danza classica e teatro, voleva fare l’attrice. Poi, è diventatata una spogliarellista in un locale di Pigalle, il quartiere a luci rosse di Parigi.

A love suprême, è il nome di quel posto malfamato: nulla a che vedere con il celebre disco di John Coltrane, qui si tratta del mercato del sesso. Ma, nell’era del web e dei siti porno, tutto è cambiato. Il tempo è passato. Nei mondi virtuali gli avatar non invecchiano, i filtri di photoshop rendono tutte belle e perfette. Invece, nella banale realtà di ogni notte, il sedere si raggrinzisce, il seno cala. La donna ha cinquant’anni: e per questo è stata licenziata. Bisogna lasciare il posto ad altre, pronte alla lotta per ottenere quel posto alla pole dance. Ed è la lotta di una donna di fronte all’invecchiamento. Si può accettare? E l’amore? Che ne è di quell’amore supremo?

In uno spazio scenico di straordinaria efficacia, Nadia Fabrizio, raffinata attrice di origini italiane – è suo un bellissimo album con canti popolari della Carnia – è qui guidata dal regista Dominique Pitoiset, che ha già a lungo lavorato in Italia e ha diretto alcune tra le maggiori istituzioni teatrali di Francia. Su una colonna sonora tutta anni Ottanta, Fabrizio interpreta da par suo questo complesso personaggio: ne scaturisce un ritratto di donna vero e amaro, uno spaccato di vita che commuove ma regala anche non pochi sorrisi, in questo monologo che Xavier Durringer, regista cinematografico e teatrale, sceneggiatore e drammaturgo molto apprezzato oltralpe, ha scritto proprio per lei con grande empatia e tenerezza.

Lo spettacolo è in francese sottotitolato in italiano.