Festival dell’Eccellenza al Femminile XXI edizione

Le donne osano mostrare il risultato del loro pensiero, ma non il dramma della propria vita.
A me invece interessa proprio in che modo, attraverso quali passaggi di esperienza, quali gesti, tono, decisioni, conflitti, si arriva a quelle conclusioni.
Se si cerca la quadratura del cerchio, ossia se si accetta una forma precostituita cui adattare la propria forma, l'espressione di sé non prende corpo.

Armande sono io! è un’edizione pubblicata a dieci anni della morte di Carla Lonzi con testi raccolti, un dialogo con la studiosa Anna Piva datato 1981 e gli appunti di un’elaborata ricerca svolta tra Roma, Parigi e Milano sul movimento delle “Preziose” (1650-1660) citato (ancorché ridicolizzato) da Molière in Les précieuses ridicules e Les femmes savantes, (Le preziose ridicole e Le intellettuali dove appare il personaggio di Armande), attraverso questi e altri riferimenti letterari emergevano esperienze sentimentali e delusioni amorose.

La scrittura della Lonzi diventa un progetto teatrale, a cura del gruppo Ateliersi, con la regia e l’interpretazione di Fiorenza Menni, insieme alle scrittrici e ricercatrici Sara De Simone e Caterina Venturini, che si alternano in scena, accompagnate dal canto dal vivo di Meike Clarelli.

Carla Lonzi è stata un’ importante figura della critica d’arte contemporanea, intellettuale di spicco e saggista, tra le più significative protagoniste del dibattito sul femminismo anni’70 e 80. Riscoprire e indagare la sua figura fa emergere la sua grande dedizione allo studio e il rifiuto ai ruoli imposti, in nome di un solo principio: rimanere fedele a sé stessa e alla sua radicalità. Attraverso i suoi scritti, Lonzi auspicava che le donne potessero compiere la loro personale rivolta. Si trattava di scrivere una nuova storia…