Festival dell’Eccellenza al Femminile XXI edizione
Violeta Parra è stata una delle voci più potenti e rivoluzionarie del Novecento latinoamericano. È lei il centro di questo progetto drammaturgico ideato da Massimo Luconi e interpretato dalla cantautrice e attrice Floriana Cangiano, in arte Flo. L’arte e la vita della cilena Violeta Parra, nata nel 1917 e scomparsa a soli cinquanta anni, diventano simbolo e narrazione di un ostinato rifiuto al conformismo: la drammaturgia si costruisce intorno a questa tensione, attingendo ai suoi scritti, alle sue canzoni e alle sue poesie, per restituirne la forza e la modernità.
Lo spettacolo mette in luce la complessa e profonda figura di Violeta Parra, esplorando la sua ricerca incessante di una nuova identità artistica e culturale, il suo conflitto con la società che la circondava, la sua lotta per essere una donna libera e creativa in un mondo dominato da convenzioni e aspettative. Sul palco non c’è solo la sua musica, ma la sua indole ribelle, la sua frenetica autenticità, la sua corsa in “direzione ostinata e contraria”, come avrebbe detto De André.
In scena, Flo (e con lei Francesco Argirò al pianoforte) dà corpo e suono a una figura che sfugge alle definizioni, interpretando con intensità e potenza le parole che Parra ha lasciato in eredità al mondo. La regia di Luconi costruisce uno spazio vivo, dove la biografia si intreccia alla visione poetica, dove il palco si trasforma in una terra di mezzo tra arte e vita, tra anima e politica. Lo spettatore viene avvolto da un viaggio vibrante e intimo tra il Cile del secolo scorso e il presente in cui viviamo, in uno spettacolo attuale, urgente, universale. E risuonano così le parole di Violeta: «Io canto se ho da dire qualcosa/ e non prendo la chitarra/ per ottenere l’applauso/ Io canto la differenza/ che c’è tra il vero e il falso/ altrimenti, non canto».
Produzione
Factoring Tac, Radicondoli Arte
Regia
Massimo Luconi
Interpreti
Flo (Floriana Cangiano) e Francesco Argirò