Festival dell’Eccellenza al Femminile XXI edizione
È noto, ma nessuno sembra scandalizzarsi più: l’Italia è agli ultimi posti in Europa per quanto riguarda le pari opportunità; ha bassissimi livelli di occupazione femminile; ha malattie che non vengono riconosciute perché sono femminili e non vengono studiate. Ma non solo: le donne vengono pagate meno degli uomini, tanto che nel 2018 la consigliera per i programmi di sviluppo delle Nazioni Unite Amuradha Seth ha definito questa realtà “il più grande furto della storia” e sembra incredibile che ancora oggi una donna debba venire pagata meno di un suo collega con pari mansioni. La violenza economica è una realtà. Così come è un dato di fatto che molte delle favole più note e diffuse, ripropongono come accettabile, in modo romantico, il ciclo della violenza. Eppure quelle favole non possono essere toccate, tantomeno riscritte.
Ha a che fare con tutto questo, e molto di più, lo spettacolo di Cinzia Spanò. Racconta la regista e interprete: «Ogni donna si è sentita dare almeno una volta nella vita dell’Esagerata, quando ha provato a evidenziare disparità e discriminazioni. Questa parola, usata evidentemente per smussare il nostro potenziale di protesta, ci ingabbia, ci limita, ci zittisce. Occorre però tenere in considerazione che nella storia delle donne le più grandi conquiste sono state portate avanti da “esagerate”. L’appello – conclude Spanò – è dunque chiaro: Esagerate di tutto il mondo unitevi!».
Nel feroce e divertente monologo, scritto assieme a Paola Giglio, sulla scena disegnata da Ginevra Rapisardi, la protagonista affronta con impeto le tante contraddizioni del nostro tempo e si rivolge direttamente alle Esagerate: «Se vi sentite insicure sul vostro livello di “Esageranza” non preoccupatevi: abbiamo preparato un vero e proprio corso di “Esageranza” per voi, che vi fornirà un regolare attestato che vi darà licenza di esagerare!».
Produzione
Effimera Produzioni
Collaborazione al testo
Paola Giglio
Illustrazioni
Ginevra Rapisardi
Aiuto regia
Valeria Perdonò
Costume
Adriana Morandi per Molce Atelier
Allestimento tecnico
Giuliano Almerighi