Festival dell’Eccellenza al Femminile XXI edizione
In scena una scrittrice – che è Virginia Woolf ma che vibra anche di caratteristiche più contemporanee intrecciandosi con la vita dell’autrice, Francesca Sangalli – si confronta con i personaggi di un suo romanzo. Clarissa e Septimus, infatti, protagonisti di Mrs. Dalloway, scritto esattamente cento anni fa, sono fantasmi, specchi, doppi dell’autrice, creature che pirandellianamente sfuggono dalle pagine del romanzo e chiedono di essere finalmente raccontate. E così, mentre Virginia, insoddisfatta, si interroga sulla propria vita, e sul suo essere scrittrice, distratta da suoni di aerei, voci interiori e frammenti di quotidianità, Clarissa e Septimus la incalzano spinti dal desiderio di esistere. Da un lato lei, Clarissa, che organizza la sua festa, riflette sulla giovinezza e le occasioni perdute. Dall’altro Septimus, che vaga per la città, traumatizzato dalla guerra, sempre in bilico tra visioni oniriche e realtà.
In questo spettacolo, diretto da Simona Gonella, si intrecciano dunque frammenti di testi della Woolf, riscritture, citazioni, versi poetici, immagini evocative e, su tutto e tutti, l’eco di un verso, ripetuto come un mantra: «Fear no more the heat o’ the sun / Nor the furius winter’s rages», tratto dal Cymbeline di Shakespeare, a suggerire che nulla è da temere, neppure la morte, inevitabile e forse da abbracciare come un riparo estremo dalle difficoltà della vita.
Scrive l’autrice, Sangalli: «Ho cercato di ripercorrere la connessione tra chi scrive oggi e i diari di Virginia Woolf, le sue opere, le sue idee. Cosa accade nella mente di una autrice mentre l’idea si forma e prende vita? Qual è l’alchimia del pensiero dal suo stato embrionale alla parola scritta? Fear no more è un’indagine su questo processo, un dialogo tra epoche e tra generazioni diverse di donne».
Produzione
Qui e ora, Manifatture Teatrali Milanesi, LAC Lugano Arte e Cultura
Con il sostegno di Fondazione Claudia Lombardi per il teatro e Olinda
Regia
Simona Gonella
Interpreti
Leda Kreider, Maria Laura Palmeri, Matthieu Pastore
Scene e costumi
Annamaria Gallo