«Milano, una brutta sera d’inverno… una figura femminile è seduta nella penombra del salotto. Si sente il rumore di una pioggia intensa… La donna in scena, Anna, siede su una poltrona assopita. Poco dopo si sente la porta dell’appartamento che si apre… la donna d’istinto apre gli occhi, si volta e si accorge improvvisamente dell’altra…». Il testo scritto da Sergio Pierattini, vincitore del Premio Flaiano 2006, ha tinte noir, dal sapore claustrofobico. In una fumosa atmosfera si declina la dialettica, non sempre serena, tra due donne. Malaffare, ricordi, affetti: potrebbe essere un buon Simenon, per quel gioco di relazioni familiari che si rivelano decisamente originali, fino all’inattesa conclusione.
Affidato a Milvia Marigliano e Linda Gennari (e al giovane Raffaele Barca), il lavoro si avvale della regia di Arturo Cirillo che scrive: «Chi sono queste due donne? Sono una madre e una figlia: lei, la figlia, è sporca di sangue, bagnata di pioggia. Il modo di parlare è del Nord: siamo a Milano, infatti, ma potremmo essere altrove. Sono agitate, impaurite, ma in modo diverso tra loro. Sono furtive (come Genet definisce Le serve). L’una apprensiva, l’altra amara: si provocano, si beccano, fanno ridere a volte, a volte anche un po’ paura. A modo loro sono una coppia teatrale… poi arriva un ragazzo, chi è?».
Aggiunge Sergio Pierattini: «È alla fine di una giornata di lavoro, dopo aver varcato la soglia dell’appartamentino, che la loro umanità si mostra accecante come il lampione che illumina la strada e dolorosa come la penombra delle loro notti. C’è affetto, preoccupazione e intimità. Ci sono i ricordi e i piccoli progetti entro i quali la madre cerca di confinare presente e futuro della figlia…».
Produzione
Teatro Nazionale di Genova
Regia
Arturo Cirillo
Interpreti
Milvia Marigliano, Linda Gennari e Raffaele Barca
Scene
Dario Gessati
Costumi
Gianluca Falaschi