Una donna, un uomo in coma, una stanza fuori dal tempo. È da questa tensione sospesa che nasce Maledetto nei secoli dei secoli l’amore. Lo spettacolo è frutto della trasposizione teatrale del racconto omonimo di Carlo D’Amicis, voce autorevole e penetrante della letteratura italiana contemporanea. A firmare l’adattamento e la regia è Renata Palminiello, un’artista lucida, sensibile, incisiva.
Valentina Sperlì, attrice autentica e ammaliante, già diretta da maestri come Luca Ronconi e Massimo Castri, porta sulla scena il personaggio di Lady Mora: una chiromante disillusa, ma dalla lingua affilata e dalla memoria viva. Un personaggio contraddittorio, sarcastico, vulnerabile, segnato da un passato che torna da lei per la implacabile resa dei conti. Lady Mora è l’unica parente in vita di suo cugino, che è stato l’amore della sua giovinezza. L’uomo entra in coma e spetta a lei decidere se interrompere la sua vita. Costretta a scendere a patti con l’afflizione e l’assurdità di una scelta radicale, dal silenzio nasce un flusso verbale incessante, feroce e tenero, dove le due vite si mescolano e sovrappongono.
In uno spazio sospeso tra il dolore e l’ironia, si snoda una manifestazione che non esibisce ma rivela, dove ogni parola nasce da un’urgenza viva. «L'improvvisa vicinanza con la morte – commenta Palminiello – la precipita non solo nello stato emotivo di impotenza e disorientamento, ma anche in un luogo speciale, "fuori dal tempo", dove, nel continuo flusso di parole, con rabbia e riso, con sarcasmo e rimprovero, con dolore, la vita di lui e quella di lei cadono l’una nell’altra. Per questo lo spettacolo non è un monologo, semmai un dialogo con una persona che non risponde». Un’esperienza teatrale che scava nella colpa, nell’amore e nella possibilità – forse vana – del riscatto.
Produzione
Compagnia Umberto Orsini
Un progetto di
Renata Palminiello e Valentina Sperlì
Interprete
Valentina Sperlì