Un tempo dedicato a riflettere su uno dei personaggi più ambigui della Storia: Giuda. Il Teatro Nazionale di Genova ha scelto di ospitare due lavori che aprono uno spazio di riflessione sulla storia di questo discepolo da sempre considerato abietto e ambiguo. Con Noi Giuda l’autore e regista Angelo Longoni, tra le firme più importanti della drammaturgia italiana, affronta di petto la vicenda che lega indissolubilmente Giuda a Gesù.
Avvalendosi della straordinaria presenza scenica di un elegante e intenso Massimo Ghini, con questo Noi Giuda Longoni si interroga e ci interroga su questioni cruciali: «Si può eseguire la volontà divina e al contempo essere colpevoli? Possiamo davvero considerare Giuda come siamo abituati a fare da secoli? Ora Giuda, stanco della reputazione di cui soffre da due millenni, ritorna tra noi per dire la sua». Ecco allora una impossibile e fantasiosa conferenza, sulle musiche di Paolo Vivaldi e i contributi video di Aldina Vitelli, in cui Giuda si svela per quello che è: l’umano con le sue infinite contraddizioni.
«Finalmente Giuda – dice ancora Longoni – ci dirà cosa pensa dei famosi trenta denari, ci parlerà di un suo Vangelo: sa di essere ironico, a volte tenero. Ma la tradizionale malvagità attribuitagli non fa per lui. Gli è più congeniale l’indagine da investigatore e la ricerca di un movente per difendere la propria reputazione. L’ironica assurdità della situazione, si fonda sempre sui fatti, su una visione rispettosa della fede e su una documentazione accuratamente controllata. Giuda non accetta – conclude l’autore e regista – di essere il simbolo di coloro che hanno crocifisso Gesù, desidera una riabilitazione. In fondo, dovremmo tutti provare simpatia per questo personaggio, disprezzato anche per essersi tolto la vita ed essere morto praticamente insieme a Gesù».
Produzione
Il Parioli
Regia
Angelo Longoni
Interprete
Massimo Ghini
Musiche
Paolo Vivaldi
Contributi video
Aldina Vitelli
Aiuto regia
Lorenzo Rossi