E dal carteggio tra Virginia Woolf e Vita Sackville-West Scrivi sempre a mezzanotte (Donzelli)
Il 9 ottobre del 1927, Virginia Woolf scrive una lettera all’amata Vita Sackville-West: «Supponi che Orlando si riveli essere Vita e che sia tutto su di te e la lussuria della tua carne e la seduzione della tua mente. Ti secca? Di’ sì o no».
Vita non si sottrae, accettando di diventare oggetto, musa, modello e interlocutrice di uno dei romanzi più originali della letteratura moderna. La scrittura di Orlando nasce come un omaggio d’amore, un atto di gioia offerto a una donna e al mondo. Intersecandosi continuamente con la vita della scrittrice, in un enigmatico intreccio tra opera e biografia, la vicenda di Orlando – nato uomo nel XVI secolo, vissuto per più di quattrocento anni, e mistericamente transitato nel Femminile – si trasforma in questo spettacolo in un inno all’estasi ma anche all’ossessione della letteratura: una lunga, straordinaria lettera d’amore in forma di romanzo. La scrittrice Nadia Fusini, che ha curato la traduzione del testo, spiega: «Oltre che un classico di sconvolgente attualità, Orlando è un inno alla gioia esuberante dell’avventura, alla libertà, al godimento sessuale». Aggiunge il drammaturgo Fabrizio Sinisi: «Orlando è un inno a Vita e alla Vita, nonché la testimonianza di una speranza estrema: mentre la vita dei corpi finisce, quella delle parole è più lunga e diversa – abbatte i confini dei sessi, delle identità, perfino della morte». Affidato alla magnetica interpretazione di una attrice potente come Anna Della Rosa, questo viaggio nel mondo e nel sentimento di Virginia Woolf è per il regista Andrea De Rosa anche una radicale indagine sulla identità. Afferma De Rosa: «Virginia Woolf ci invita a viaggiare nello spazio e nel tempo, a oltrepassare quello steccato che ci tiene imprigionati nella trappola dell’identità, del maschile, del femminile, e di tutte quelle convenzioni che sono solo il frutto del tempo in cui viviamo».
Produzione
TPE - Teatro Piemonte Europa
Drammaturgia
Fabrizio Sinisi
Traduzione
Nadia Fusini
Regia
Andrea De Rosa
Interprete
Anna Della Rosa
Scene
Giuseppe Stellato
Luci
Pasquale Mari
Suono
G.U.P. Alcaro
Costumi
Ilaria Ariemme
Aiuto regia
Paolo Costantini
Musica di scena
Sinfonia n.6 (Patetica) di Čajkovskij