Spettacolo aguzzo, disturbante, che mostra l’inettitudine violenta del maschile, spingendo fino al paradosso situazioni (e interpretazioni).
In un’ampia intervista concessa a Laura Zangarini per La Lettura, Massimo Popolizio, regista e interprete di Ritorno a casa, così racconta lo spettacolo: «Questo testo può avere interpretazioni diverse a seconda del punto di vista che si decide di assumere. Il punto di vista di Ruth è per me il più interessante». La feroce commedia, scritta dal Premio Nobel Harold Pinter nell’ormai lontano 1964, racconta di una famiglia alquanto contorta. Violenza, potere, sopraffazione, ottusità, maschilismo becero: tutto rimbomba tra le quattro pareti di una casa di periferia, dove vivono Max, ex macellaio in pensione, padre-padrone violento e subdolo; i due figli Lenny e Joey, che svelano non pochi disagi; e il fratello Sam, autista dall’animo irrisolto. In questa gabbia, piomba il figlio Teddy, professore di filosofia in America con la moglie Ruth.
Ecco, è lei la chiave di tutto: donna sensuale e ambigua farà precipitare quel sottile equilibrio in un devastante nuovo assetto di potere. «Da vittima passiva – spiega Popolizio – Ruth si trasforma in carnefice. La manipolazione maschile nella pièce è solo apparente, anzi Ruth ribalta le tradizionali dinamiche di subalternità e vittimizzazione… Questo mi ha catturato del testo: un microcosmo di misogini che pensano di manipolare una donna, e lei ribalta i ruoli».
La complessa figura di Ruth, una magnetica Gaja Masciale, diventa così il cardine attorno cui ruota quel mondo in crisi. Nel cast, con un potente Massimo Popolizio, anche Christian La Rosa, Paolo Musio, Alberto Onofrietti, Eros Pascale. Con una ironia macabra degna di Joe Orton o dei fratelli Coen, la commedia regala una lettura tutta contemporanea di un Pinter addirittura antesignano di sacrosante battaglie oggi ancora da combattere.
Produzione
Compagnia Orsini, Piccolo Teatro di Milano Fondazione, Teatro di Roma - Teatro Nazionale
in collaborazione con
AMAT Associazione Marchigiana Attività Teatrali e Comune di Fabriano
Traduzione
Alessandra Serra
Regia
Massimo Popolizio
Interpreti
Massimo Popolizio
e con Christian La Rosa, Gaja Masciale, Paolo Musio, Alberto Onofrietti, Eros Pascale
Scene
Maurizio Balò
Costumi
Gianluca Sbicca e Antonio Marras
Luci
Luigi Biondi
Suono
Alessandro Saviozzi